domenica 29 maggio 2011

Andate a votare! (parte seconda)

Per i miei cinque lettori mi premuro di ribadire che la partita a Milano NON è affatto vinta! Se i berlusconiani si muovono in massa, la partita è anzi bell'e persa. Per cui vi prego di non disertare le urne, SPECIALMENTE se siete vitanti di Pisapia e quindi detentori delle pur magre speranze di cambiamento in questa città ormai completamente al di fuori di qualsiasi cosa abbia una parvenza di umanità.
Vi chiedo per favore di ANDARE A VOTARE! Domani è l'ultima chance per cacciare la Moratti, ma come lo so io lo sanno anche i berlusconiani che si sono mobilitati! Rispondiamo a questa mobilitazione con la nostra! Possiamo farcela!!!

venerdì 20 maggio 2011

Considerazioni pre-cottura

Scrivo questo post in uno stato di semi-incoscienza da stanchezza lavorativa e digestiva e stordimento da caldo, quindi perdonatemi lo sproloquio.
Sto assistendo a una dimostrazione empirica di come la parte più vestigiale del nostro cervello è capace di produrre reazioni incontrollate, irrazionali, feroci e squilibrate quando viene minacciata quella che si considera la "tana". Mi riferisco, se non si era capito, a ciò che sta avvenendo a causa del risultato della prima tornata elettorale a Milano che, per chi ancora non lo sapesse, ha visto penso per la prima volta nella storia della Repubblica un candidato sindaco di sinistra in vantaggio di sei punti percentuale sull'oligarca di destra di turno, alias Letizia Moratti, con il corollario delle preferenze allo psiconano ampiamente sotto i diecimila voti.
Dopo due giorni di silenzi generali intervallati solo da alcune ammissioni di colpa, ecco che riparte il Bulldozer, più incavolato che mai, e noi possiamo verificare in quanto reale stato di agitazione sia il governo. Il culmine di ciò è la serie di sparate morattiane del giorno, che recitano: basta ecopass per i milanesi; basta strisce blu per i milanesi; meno tasse per i milanesi; più ore di carico e scarico merci per i milanesi. NEL MENTRE, a reti unificate, lo psiconano cerca di terrorizzare la gente propinando la solita solfa: sinistra = comunisti = tutti musulmani o zingari, o zingari musulmani: PROPRIO LUI che ha invitato Gheddafi baciandogli la mano e mettendogli a disposizione tenda e organizzazione di un incontro di predicazione, con finte conversioni annesse (o meglio: SI SPERA finte), accettando l'osanna dell'islam e la sua "introduzione" in tutte le case anche grazie ai SUOI canali TV.
Tralasciando l'opinione mia personale su quanto mi faccia schifo la moratti, faccio una considerazione: a questo punto o vince le elezioni e poi le promesse le deve mantenere, altrimenti mi sa che comincia davvero la rivoluzione (qui stiamo toccando il portafogli degli italiani!), e se le mantiene si trova con un buco nel bilancio senza pari, che risanerà con altri mille balzelli, vanificando quindi le sue promesse; oppure perde le elezioni, e Pisapia dovrà però impegnarsi a fare qualcosa che faccia dimenticare le promesse della Moratti, per non dare adito a nessuno di pensare che lei sarebbe stato meglio.
Se mi sbalio, mi corigerete.
Avrei dovuto sviluppare questo posto di più e meglio, ma mentre scrivo quest'ultima frase ho gli occhi quasi chiusi. Casomani domani completo il tutto!
Buona notte, World!

domenica 15 maggio 2011

Andate a votare!

Con tutto il rispetto per la libertà di espressione delle opinioni altrui, cerco di spiegare perchè a parer mio non votare sia sbagliatissimo.
1) Ci abbiamo messo SECOLI per ottenere il suffragio universale, il voto segreto, l'uguaglianza effettiva come elettori. Nel passato delle famiglie di molti ci sono membri che hanno subito violenze per ottenere questo risultato. Non votare significa rinnegare il più sacrosanto dei diritti e sputare in faccia magari al proprio nonno che si prese una dose di manganellate per permettere che il voto non fosse più solo una farsa. Io poi, a livello ancor più intimo, sono convinto che il voto dovrebbe esser come la patente: un diritto cui tutti devono POTER ACCEDERE, ma solo verificato che si abbiano le condizioni per poter votare "dignitosamente" (mi spiace, ma a un analfabeta, a chi passa la vita davanti ai programmi della De Filippi o a un ignorante come Renzo B. io non darei accesso al voto).
2) I non votanti perdono secondo me il diritto di lamentarsi, poichè sono i primi a contribuire, con la loro ignavia, al marciume imperante in Italia. La cazzata che un voto non cambia le cose può anche esser vera se presa singolarmente, ma provate a pensare alla massa di voti persi già: gli italiani in viaggio, all'estero permanentemente, ammalati, bloccati, o quant'altro. Se aggiungiamo ad essi anche le centinaia di persone che non votano perchè "un voto non fa la differenza", siamo a posto: il moltiplicatore fa la somma, e siamo a migliaia e migliaia di voti persi, che potevano si cambiar le cose.
3) Il non voto a chi giova? Non certo al cittadino.
4) Il voto è un'occasione sociale ^^
Quindi, per favore, non siate pigri... ci guadagnano solo i soliti noti.

sabato 14 maggio 2011

Allow me to introduce myself

E così, dopo anni, mi ritrovo a scrivere un blog, e senza nemmeno sapere perchè. Vi sono mille e più blog interessantissimi tenuti da persone a volte più intelligenti di me, spesso più interessanti, quasi sempre più dedite e senza dubbio più moderate. Ma sarà che sono un po' presuntuoso e penso che il mio pensiero interessi a qualcuno, sarà perchè, fedele a Socrate, cerco sempre qualcuno che mi smentisca e mi conduca, quindi, a un livello ancora più profondo di pensiero, fatto sta che forse riuscirò nella tenuta di un piccolo spazio di dialogo, espressione di pensiero, e approfondimento di qualsiasi cosa mi vada di approfondire.
L'Occhio sul Mondo non è un riferimento strano, non andate a cercare connessioni con chissà cosa: è riferito solo al fatto che mi piace fotografare (e, se me lo si concede, sto anche imparando piuttosto discretamente). La fotografia sta diventando una mia passione importante, e credo sia innegabile che ogni singola fotografia non ritragga solo la mera scena, bensì, almeno nel modo in cui la immortala, anche l'occhio, il punto di vista, l'interiorità del fotografo stesso. Allo stesso modo io ho la mia visione della realtà, almeno della parte di essa non soggetta a dati quantificabili (difficile avere opinioni varie su dati oggettivi come potrebbe essere la composizione di una molecola d'acqua).
Io sono Andrea. Ho 31 anni. Suonati. E vado per i 32. Sono di Milano, e poco sorprendentemente sono uno di quelli che sogna di andarsene e che si trova sufficientemente sommerso di problemi per non potersi permettere di rischiare di mollare quel poco che ha. Parlo bene qualche lingua, sono insegnante di inglese legalmente abilitato. Canto. E ho una bella voce. Scusate, non amo la falsa modestia, e sono orgoglioso del mio potenziale canoro. Mi si perdoni un po' di vanità. Faccio un lavoro che odio non tanto per il lavoro in sè, quanto per le persone con cui ho a che fare tutti i giorni, colleghi, superiori (?) e clienti, e per le pessime condizioni di lavoro.
Penso. Spesso. Sono stato sufficientemente distrutto, nella mia vita, da avere di che pensare. Quando non è il passato a tormentarmi, è la rabbia per come va la povera Italia. Quando non è nemmeno ciò, allora penso  prevalentemente a cose serie o alle donne! Ammetto che tutto ciò mi rende spesso noioso, ma non sono il tipo di persona che riesce facilmente a fare chiacchiere leggere, di circostanza. A volte ci provo, ma mi riesce proprio male!
Amo. Sono in grado di amare ai massimi gradi. Nonostante alti e bassi nella mia vita, non riesco a fare a meno di amare. E' una delle poche cose che mi fa sentire davvero vivo! Anche se sono consapevole che amare significa rischiare di stare malissimo, so che vi è anche la possibilità di esser felici. Per ora non ho ancora abbandonato questa speranza, e accetto il rischio, anche se ciò che il mondo propone intorno a me spesso mi fa dubitare di questa mia convinzione.
Saprete altro su di me, non posso pensare di tenere un blog senza rivelare alcuni meandri della mia personalità o altri dati, sarebbe impossibile, soprattutto alla luce del fatto che spesso questo blog sarà anche uno sfogo personale in quei momenti in cui vivono in me la voglia di gridare qualche angoscia al mondo, ma nel frattempo voglio stare da solo. Un ossimoro che Internet, oggi, permette di risolvere assai agevolmente.

Non voglio tediare oltre alcuno, per cui ringrazio per questa prima lettura. Ma tranquilli, a breve saprò annoiarvi di più e meglio!!!!
Vostro
Andrea