sabato 14 maggio 2011

Allow me to introduce myself

E così, dopo anni, mi ritrovo a scrivere un blog, e senza nemmeno sapere perchè. Vi sono mille e più blog interessantissimi tenuti da persone a volte più intelligenti di me, spesso più interessanti, quasi sempre più dedite e senza dubbio più moderate. Ma sarà che sono un po' presuntuoso e penso che il mio pensiero interessi a qualcuno, sarà perchè, fedele a Socrate, cerco sempre qualcuno che mi smentisca e mi conduca, quindi, a un livello ancora più profondo di pensiero, fatto sta che forse riuscirò nella tenuta di un piccolo spazio di dialogo, espressione di pensiero, e approfondimento di qualsiasi cosa mi vada di approfondire.
L'Occhio sul Mondo non è un riferimento strano, non andate a cercare connessioni con chissà cosa: è riferito solo al fatto che mi piace fotografare (e, se me lo si concede, sto anche imparando piuttosto discretamente). La fotografia sta diventando una mia passione importante, e credo sia innegabile che ogni singola fotografia non ritragga solo la mera scena, bensì, almeno nel modo in cui la immortala, anche l'occhio, il punto di vista, l'interiorità del fotografo stesso. Allo stesso modo io ho la mia visione della realtà, almeno della parte di essa non soggetta a dati quantificabili (difficile avere opinioni varie su dati oggettivi come potrebbe essere la composizione di una molecola d'acqua).
Io sono Andrea. Ho 31 anni. Suonati. E vado per i 32. Sono di Milano, e poco sorprendentemente sono uno di quelli che sogna di andarsene e che si trova sufficientemente sommerso di problemi per non potersi permettere di rischiare di mollare quel poco che ha. Parlo bene qualche lingua, sono insegnante di inglese legalmente abilitato. Canto. E ho una bella voce. Scusate, non amo la falsa modestia, e sono orgoglioso del mio potenziale canoro. Mi si perdoni un po' di vanità. Faccio un lavoro che odio non tanto per il lavoro in sè, quanto per le persone con cui ho a che fare tutti i giorni, colleghi, superiori (?) e clienti, e per le pessime condizioni di lavoro.
Penso. Spesso. Sono stato sufficientemente distrutto, nella mia vita, da avere di che pensare. Quando non è il passato a tormentarmi, è la rabbia per come va la povera Italia. Quando non è nemmeno ciò, allora penso  prevalentemente a cose serie o alle donne! Ammetto che tutto ciò mi rende spesso noioso, ma non sono il tipo di persona che riesce facilmente a fare chiacchiere leggere, di circostanza. A volte ci provo, ma mi riesce proprio male!
Amo. Sono in grado di amare ai massimi gradi. Nonostante alti e bassi nella mia vita, non riesco a fare a meno di amare. E' una delle poche cose che mi fa sentire davvero vivo! Anche se sono consapevole che amare significa rischiare di stare malissimo, so che vi è anche la possibilità di esser felici. Per ora non ho ancora abbandonato questa speranza, e accetto il rischio, anche se ciò che il mondo propone intorno a me spesso mi fa dubitare di questa mia convinzione.
Saprete altro su di me, non posso pensare di tenere un blog senza rivelare alcuni meandri della mia personalità o altri dati, sarebbe impossibile, soprattutto alla luce del fatto che spesso questo blog sarà anche uno sfogo personale in quei momenti in cui vivono in me la voglia di gridare qualche angoscia al mondo, ma nel frattempo voglio stare da solo. Un ossimoro che Internet, oggi, permette di risolvere assai agevolmente.

Non voglio tediare oltre alcuno, per cui ringrazio per questa prima lettura. Ma tranquilli, a breve saprò annoiarvi di più e meglio!!!!
Vostro
Andrea

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