sabato 11 giugno 2011

Privatizzazioni selvagge e loro conseguenze.

Parlavo stamattina con i due couchsurfers che sto ospitando. Vengono da Brno (CZ).
Stavo quasi rigettando la colazione per quello che mi hanno raccontato di posti dove vi sono state privatizzazioni selvagge o dove comunque determinati beni sono stati dichiarati di proprietà di una qualche entità, fisica o giuridica. Qui di seguito vi narro un paio di chicche.
REPUBBLICA CECA: esistono luoghi intorno ai quali, per fare camping, bisogna pagare una tassa sull'aria, considerata proprietà della vicina città. Non ho ben capito, a causa della lieve barriera linguistica, se è un caso isolato o se vi sono più cittadine che dichiarano l'aria loro proprietà. La notizia è agghiacciante, e si commenta da sè.
GERMANIA: in alcuni (o molti) luoghi la raccolta di acqua piovana prevede una tassa!!! Qui siamo all'incredibile, allo stato dell'arte dell'assurdo, al vertice del ridicolo! Eppure, pensando all'Italia, sono straconvinto che si riuscirebbe a sfondare anche questo nuovo confine di idiozia! Si, perchè secondo voi l'imprenditore italiano, l'Anemone o il Balducci (quelli che ridevano per il terremoto all'Aquila) della situazione, secondo voi, dicevo, avranno remore a impedire a chicchessia di avere accessi alternativi all'acqua una volta che essa sarà nelle loro mani? Io penso che il vietare o il richiedere il pagamento per la raccolta di acqua piovana sarà solo il primo passo che faranno. Sono dei mascalzoni e, peggio ancora, imprenditori italiani. Non aspettatevi nulla di buono.
Dopo ciò abbiamo parlato di musica e cultura, e come al solito ho dovuto constatare come il resto d'europa sia ormai avanti anni luce rispetto a noi.
Io vedo la colpa di ciò nel business, nel dio denaro, nella mentalità del "monetizzare tutto il monetizzabile, e ciò che non è monetizzabile non vale un cazzo". Con buona pace della cultura letteraria, tanto per fare un esempio, o di quella filosofica.
Ho forse torto? La sete di denaro non spiega forse tutto plausibilmente?
Se mi sbalio, mi corigerete.

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