venerdì 24 giugno 2011

RECENSIONE TRATTORIA ECO-SOLIDALE TOSCO-ROMAGNOLA a Forlimpopoli

Una delle mie aspirazioni nella vita è quella di diventare un critico culinario a tutto tondo, capace di valutare sia la qualità dei luoghi di ristoro, sia l'ambiente, i prezzi, la qualità degli INGREDIENTI e l'abilità di chi li prepara, il servizio, ma anche altre cose, talune tangibili come l'ubicazione, talaltre meno tangibili come la "coerenza" del posto, Userò voti da uno a dieci.

Comincio quindi con una recensione di un posto in cui non tornerò mai più: la Trattoria Ecosolidale Tosco-Romagnola a Forlimpopoli (FC).

Festa di paese a Forlimpopoli. Bancarelle, gente, una quantità di fanciulle da far pensare che ci sia una guerra in corso e tutti gli uomini siano partiti. Per fortuna siamo in pace, e ciò rende il tutto migliore, deducendone che le fanciulle sono COMUNQUE in sovrannumero!

Ci avviamo in questo posto. Tavoli in plastica, tovagliette in carta riciclata, posate di plastica con tovagliolo di carta, il tutto imbustato in pratici sacchettini di carta monouso.
Prezzi apparentemente nella norma: dai 5 agli 8 euro per un antipasto, coperto 1,50, 7 euro i primi, dai 7 ai 9 euro i secondi, tre euro i contorni, MI PARE 5 euro i dessert. Vino Trebbiano o Sangiovese, di produzione propria (a quanto mi dicono). Non ricordo il prezzo perchè non bevo alcolici quando guido.
PRIMA NOTA DOLENTE: pagamento anticipato. Ma da quando al ristorante pago prima di aver visto cosa mi porti? Vabbè, eravamo in quattordici, non mi metto a rugare.
Ordiniamo, e mi metto ad osservare una cosa molto semplice: è TUTTO monouso. Tutto plastica. Ma come, penso io, non è un posto eco-solidale?? Ma lo sanno che le posate in acciaio, essendo praticamente eterne e rilavabilissime, inquinano MOLTO meno della plastica? Anzi, non inquinano proprio, se non per la produzione delle posate stesse. Il lavaggio delle stoviglie, poi, ormai non è un problema, molti detersivi sono ecofriendly ormai, e sicuramente è meno inquinante una pastiglia di Finish rispetto a sacchi e sacchi di posate di plastica e tovaglie di carta buttate via (ogni foglio è una foglia, dicevano i miei). Ovviamente lo stesso vale per i bicchieri, che erano di plastica, usa e getta. Mah. Il concetto di ecologico mi sembra ce l'abbiano un po' confuso, in testa.
Seconda nota dolente: le porzioni. Da fame. Per OTTO EURO il piatto di salumi era composto da numero DUE fette di prosciutto crudo, DUE fette di coppa, DUE fette trasparenti di formaggio (???), DUE cipolline sott'aceto e un numero variabile (!!!!) di fette di salame. Variabile? Ma... Ma io ho pagato sempre otto euro! Eppure il nostro piatto aveva DUE fette di salame, altri quattro. Quindi piatti fatti a casaccio. E a me non sta molto bene come cosa. La qualità dei salumi era buona. Tra parentesi, per non smentirsi il piatto era di carta, come tutti quelli arrivati in seguito.
Il primo: strozzapreti. Solita porzione inesistente: forse 60g. Qualità della pasta molto buona, del condimento sufficiente (intendiamoci, c'era UN pomodorino tagliato per piatto). Mancava di sale, ma questo può capitar dovunque. Per questo RARISSIMAMENTE mangio il primo fuori casa. Chi ha preso la ribollita al nostro tavolo si è trovato con un piatto fondo tipo pappina plasmon degli infanti. Non l'ho assaggiata, ma la porzione era addirittura ridicola.
Il secondo: cinghiale in umido. Unica nota positiva della serata. Porzione, caso strano, sufficiente. Ottimo sughetto, la carne era morbida e succosa, ben preparata. CONTORNO DI FAGIOLI: insipidi. Assumevano un minimo di senso solo con il sughetto del cinghiale.
IL VINO: mi dichiarano Sangiovese e Trebbiano, ma il tutto ci viene portato in fiaschi o caraffe senza etichette (e, nel caso dei fiaschi, già stappati). E io come faccio a sapere che non è Tavernello?!? Non spettava a me discuterne, il vino non era per me (ripeto: non bevo quando guido), ma di sicuro per dichiarare un vino come TAL vino, non puoi portarmi roba anonima e stappata!

Seconda nota positiva: ci omaggiano di qualche prodotto della cooperativa eco-solidale, nella fattispecie qualche dolcetto, e ci omaggiano UN dito di moscato bianco.
Nel bicchiere di plastica.

Conclusione: PULIZIA: voto 8 (tutto monouso); RAGGIUNGIMENTO e PARCHEGGIO: voto 7 (c'è un'area di parcheggio a 5 minuti a piedi); SERVIZIO: 6 (senza infamia, senza lode); TEMPO DI SERVIZIO: 5 (un po' lentini); QUALITA' DEL CIBO: 6 (si salva il secondo, ma il primo era assolutamente poco valido); INGREDIENTI: 7 (la pasta degli strozzapreti era fresca e fatta in casa. Solo, troppa acqua e troppo poche uova. Fidatevi, che so' mantovano di origine); PREZZI: IN ASSOLUTO:6; RELATIVAMENTE ALLE PORZIONI: 2 (non servono spiegazioni); COERENZA: 0 (ma che cosa?!? Eco? E usate solo plastica e carta, tutto monouso? VERGOGNA!).

Come purtroppo ho avuto già modo di sostenere in passato, 'ste cose ecosolidali non hanno nè capo nè coda, e si contraddicono in termini. Non tornerò in questo posto nemmeno morto: si spende tantino, e si mangia poco (per saziarsi bisogna strafogarsi di pane). La qualità del vino non mi è garantita in alcun modo, e io poi per principio ODIO le cose in plastica e carta: LA VOGLIAMO SMETTERE DI INQUINARE INUTILMENTE?!?

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